Intervista a Heike Schmidt, direttore degli Uffizi

Heike Schmidt direttore degli Uffizi, ci racconta Firenze

Heike Schmidt

Firenze è un gioiello che sintetizza il meglio della cultura italiana, con il suo patrimonio artistico infinito, i suoi scorci pittorici, una tradizione culinaria ineguagliabile e, naturalmente, un rapporto stretto con la moda. Heike Schmidt, da un anno direttore degli Uffizi, ci racconta del suo rapporto con il capoluogo toscano e del suo lavoro per i prestigiosi musei, a cominciare dal rinnovamento della Galleria del Costume di Palazzo Pitti.

Quali sono le differenze tra lavorare in un museo italiano e le realtà  americane e inglesi dalle quali proviene?

In Italia, nelle città  come Firenze, Roma e Napoli, abbiamo una concentrazione di capolavori come in nessun altro posto al mondo. Non è solo una questione di quantità , ma anche di diversità , cosa che nessuno dei musei anglosassoni può vantare. Basta pensare anche solo al patrimonio di culto presente nelle varie chiese e siti archeologici, anche dei piccoli paesi, non solo nelle destinazioni più famose. Per questo la situazione è completamente diversa rispetto a Gran Bretagna e Stati Uniti.

Ha studiato a Firenze. Cosa rappresenta per lei questa città ?

Ho scritto la tesi di dottorato qui. Tornare a Firenze era un mio sogno segreto, ma non mi sarei mai immaginato di diventare direttore di un museo così importante.

Tra i suoi vari progetti c’è quello di una progressiva evoluzione della Galleria Del Costume di Palazzo Pitti in un vero e proprio Museo della Moda. Come affronta questa sfida, lei che ha un background classico?

La storia della moda è oggi argomento delle tesi di laurea. Negli ultimi anni in realtà  ho già  diretto un dipartimento di una struttura americana dove la moda aveva un ruolo importante.

Quanto è importante per una città  come Firenze avere un museo della moda?

Fondamentale, visto che la moda è nel DNA della città  e di tutta l’area, anche dal punto di vista produttivo. Il suo vero valore sarà  il fatto di essere il primo museo della moda pubblico in Italia, dove sarà  possibile ospitare delle mostre internazionali, cosa che abbiamo già  iniziato a fare, in collaborazione con Pitti Immagine, con l’esposizione Visions of Fashion, dedicata alle fotografie di Karl Lagerfeld, inaugurata a giugno, che resterà  aperta fino al 23 ottobre.

A parte la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti, che sono delle tappe obbligate, che altri musei consiglierebbe ai visitatori di Firenze?

Due su tutti: il Museo del Bargello che contiene delle fondamentali opere di Donatello e Michelangelo, e quello di San Marco, dove si possono ammirare gli splendidi affreschi di Beato Angelico. Cambiando genere, suggerisco decisamente il Museo Galileo, che espone tutti gli strumenti del genio della scienza.