UN ALTRO PRIMATO SOSTENIBILE PER STELLA MCCARTNEY

Stella McCartney è la prima maison di moda a realizzare dei capi utilizzando Mylo™ , un’alternativa vegana e sostenibile alla pelle, ottenuta dal micelio contenuto nelle radici dei funghi,  in collaborazione con l’azienda Bolt Threads.

In  concomitanza con il ventesimo anniversario del brand che porta il suo nome, Stella McCartney è più impegnata che mai nella sua battaglia per una moda sostenibile e consapevole, una scelta sostenuta fin dagli inizi, con il rifiuto di utilizzare pelli, piume e pellicce di origine animale nei suoi capi. Stella e Bolt Threads sostengono l’innovazione sostenibile fin dal 2017. Il primo prodotto in assoluto realizzato in Mylo™  è stato infatti un prototipo dell’iconica borsa Falabella, che nel 2018 ha fatto parte della mostra Fashioned from Nature, al Victoria & Albert Museum.

Incredibilmente simile alla pelle, ma progettato per ridurre l’impatto ambientale, il Mylo™ è morbido e malleabile, certificato biologico e quindi composto prevalentemente da sostanze rinnovabili reperibili in natura. Il micelio si rigenera e cresce in grandi quantità negli ambienti selvatici, nutrendosi di risorse naturali. Gli scienziati di Bolt Threads hanno scoperto come riprodurre in laboratorio i processi che avvengono nel sottosuolo, dove il micelio incontra le condizioni migliori per la sua crescita, ottenendo Mylo™ da una combinazione di terra, acqua e aria e dando vita ad una nuova branca della scienza dei materiali.

Questo processo all’avanguardia è stato pensato per avere un impatto ambientale minimo e impiega giorni per realizzarsi, non anni come la crescita di un bovino. Necessita di 17.000 litri di acqua per produrre un chilo di pelle, diversamente dall’allevamento di bestiame che è responsabile del 18% circa delle emissioni di gas serra mondiali, con la conseguente distruzione degli ecosistemi vitali. Il 70-80% dell’area disboscata della foresta amazzonica viene utilizzata, al momento, proprio per il pascolo dei bovini, per esempio. Mylo™, inoltre, non utilizza petrolio, a differenza delle pelli sintetiche, lasciando i combustibili fossili nei terreni e evitando di scaricare plastica negli oceani e nelle discariche.

“Credo che la community di Stella non dovrebbe mai trovarsi costretta a sacrificare la sostenibilità per il lusso e Mylo™ ci offre una soluzione in questo senso. I capi realizzati con questo materiale, rari, esclusivi, rispecchiano l’impegno condiviso con Bolt Threads per un’industria della moda cruelty-free, che considera la produzione di materiali bellissimi e lussuosi in contrapposizione con la morte di creature a noi simili e con il danneggiamento del pianeta in cui viviamo,” ha dichiarato Stella McCartney.

Stella McCartney ha realizzato due capi in Mylo™ , un top bustier nero e un paio di pantaloni cargo, caratterizzati dalla naturale sensualità del brand. Sono stati entrambi fatti a mano nell’atelier di Londra, utilizzando scampoli dell’innovativo materiale accoppiato a nylon di neoprene riciclato e combinando una visione avanguardista con uno stile di ispirazione atletica. Si tratta di due prototipi, e non saranno in vendita, ma sono l’antipasto dei capi in Mylo™ che Stella McCartney inserirà nelle prossime collezioni.

“La creazione di nuovi biomateriali di alta qualità rappresenta una sfida tecnologica importante e un’enorme opportunità per le persone e per il pianeta. Sono incredibilmente grato e onorato dalla lunga partnership con Stella e il suo team e dal supporto ricevuto nel presentare Mylo™ al mondo. Il materiale utilizzato in questi due capi non rappresenta soltanto un importante passo in avanti sia nell’estetica che nella resa dei biomateriali, ma segna anche l’inizio della diffusione di Mylo™. Un passo decisivo in direzione della produzione su larga scala che permetterebbe a Mylo™ di avere un impatto molto positivo sul nostro pianeta,” ha affermato Dan Widmaier, CEO e fondatore di Bolt Threads.