VERSO UN NUOVO RINASCIMENTO

Abbiamo intervistato Michele Lettieri Presidente di IUAD – Accademia della Moda, con sede a Napoli e da qualche anno presente anche a Milano, sinonimo di tradizione sartoriale e artigianalità contemporanea. (Di Dafne Funeck)

Fondata dal maestro sarto Domenico Lettieri negli anni sessanta, l’Accademia ha portato avanti nel tempo un metodo che ha avvicinato la sartorialità alle esigenze dei consumatori moderni, seguendo l’evoluzione della creatività napoletana e portandola ai suoi corsi. Abbiamo incontrato il Presidente di IUAD Michele Lettieri, che ci ha raccontato come è stato gestito l’anno accademico durante i mesi del lockdown e dato un’anticipazione di quello che sarà il ruolo dell’Accademia nella moda del domani.

Come avete gestito l’anno accademico a seguito dello scoppio della pandemia Covid-19?

Dalla sospensione dell’11 marzo di tutte le attività produttive e di servizi, comprese le attività di formazione universitaria, ci siamo fin da subito adeguati alle direttive che richiedevano di adottare ogni iniziativa, affinché le attività curriculari potessero essere svolte in modalità a distanza. I nostri studenti, al momento del lockdown nazionale, erano in pausa esami. Abbiamo attivato in sole 2 settimane, con una sola settimana di ritardo rispetto all’inizio previsto, la formazione a distanza di tutte le discipline curriculari, avvalendoci della piattaforma online suggerita dal MIUR, comprese le discipline prettamente pratiche come quelle di modellistica e sartoriali. A metà maggio abbiamo anche provveduto a recuperare, sempre in modalità a distanza, gli esami persi a causa dell’improvviso lockdown. Una volta avviate le attività di formazione curriculare, è stato possibile continuare anche con tutte le attività extra, che ben si sono adattate alla nuova modalità di formazione, quali correzioni, ricevimento dei docenti, attività di worshop e virtual conversation, che hanno visto alcune personalità di spicco come Giovanni De Neiderhausern, vice presidente di Pininfarina, Nick Cerioni, stylist e direttore creativo di Sugarkane Studio, Leonardo Talarico, designer del Gruppo Cappellini, Leandro Manuel Emede, Film Director, Simone Guidarelli, fashion stylist, e Roberto Barbazza, Sales Marketing Manager di B&B Italia.

Come hanno reagito gli studenti, abituati a frequentare laboratori e lezioni interattive in aula?

Dopo un periodo iniziale di adattamento, il Direttore e gli organi di coordinamento dell’Accademia hanno sentito in diverse occasioni gli studenti, per testare il gradimento rispetto a questa nuova modalità di formazione obbligata, ma soprattutto per mettersi a disposizione relativamente a tutte le difficoltà che gli studenti avessero potuto incontrare. I confronti, con la rappresentanza studentesca e il gruppo docenti, hanno evidenziato un ottimo andamento delle attività. Abbiamo avuto feedback positivi da parte dei nostri allievi, tanto che da alcune lezioni sono riusciti a andare oltre la didattica da programma. Credo che questo periodo li abbia aiutati a capire quanto sia importante adattarsi alle nuove esperienze, non mollare davanti alle avversità e puntare sempre all’obiettivo.

Che ruolo occupa la didattica a distanzia questo anno accademico invece?

Per quest’anno accademico abbiamo mantenuto una modalità di formazione mista durante tutto il primo semestre, ma non escludiamo che alcune prerogative positive acquisite con la modalità a distanza vengano mantenute anche quando l’emergenza sarà finita, per esempio l’opportunità di poter portare in aula, anche se virtualmente, professionisti che normalmente non potrebbero fisicamente venire di persona a causa di impegni o perché non in Italia.

Tutti parlano di un rallentamento dei ritmi, come vede l’offerta formativa di IUAD in questo senso?

I ritmi durante il lockdown si sono per forza di cose rallentati, ma noi non ci siamo mai fermati, anzi abbiamo cercato di prendere il meglio da questo periodo difficile, ampliando l’offerta formativa con nuovi indirizzi di studio, come Fashion Business del corso in Design della Moda, con nuove modalità di lezioni, nuovi strumenti per entrare nelle case di chiunque ne avesse piacere e illustrare il mondo IUAD. il mio staff è cresciuto molto, si è reinventato, ed è proprio questo l’aspetto positivo di questa chiusura forzata, essere riusciti a trovare nuove strade per non fermarsi mai e riuscire a uscirne sempre a testa alta.

Siamo prossimi al nuovo Rinascimento della sartorialità?

Più che di sartorialità, si parla di artigianalità moderna. L’utilizzo di tecnologie avanzate, associate alla cura manuale dei dettagli e del su misura che contraddistingue il Made in Italy, fanno dell’artigianato un elemento di forte innovazione. Parliamo di stampe 3D su accessori, gioielleria e tessuti per l’abbigliamento o complementi di arredo. L’artigiano si approccia alla macchina dando una nuova veste al prodotto.