ESSERE PRONTI

Franco Catania, CEO di Giada SPA, ci racconta le strategie messe in atto dall’azienda per fronteggiare la situazione attuale in vista di una ripresa, oltre all’evoluzione di Handpicked, il marchio di proprietà, specializzato in casualwear e denim deluxe.

È passato poco più di un anno dall’ultima presentazione dal vivo di Handpicked, ma sembra una vita fa. Come ha fronteggiato Giada SPA l’improvviso lockdown la scorsa primavera?

La pandemia di Covid-19 ha messo in ginocchio l’economia mondiale, senza  naturalmente risparmiare il nostro settore. Giada, come altre aziende, ha da subito posto particolare attenzione alle nuove esigenze dei propri dipendenti e dei propri clienti, supportandoli adeguatamente nelle loro necessità.

Che ripercussioni ci sono state nello specifico sulla collezione autunno inverno 2020, dal punto di vista della distribuzione?

Il lockdown ha naturalmente influito anche sulla stagione autunno inverno 2020, in quanto i clienti, preoccupati dal generale clima di incertezza e da un possibile nuovo blocco  del mercato, hanno prudenzialmente ridotto gli ordinativi. Giada, che ha sempre ritenuto l’online, al quale sta lavorando già da tempo, un veicolo commerciale molto utile, ha quindi maturato sul tema una nuova consapevolezza, ritenendo questo canale sempre più indispensabile per veicolare il prodotto.

Come è cambiato il vostro modo di lavorare dopo la riapertura?

Dal punta di vista operativo, le modifiche non sono state particolarmente incisive, in quanto la nostra azienda, fatta eccezione per qualche reparto, dispone di ambienti molto ampi e che in ogni caso sono stati facilmente adeguati con i presidi previsti dalla normativa attuale.

Parliamo della collezione primavera estate 2021 di Handpicked. In generale si punta molto su questa stagione per una ripresa consistente. È stata progettata in modo diverso rispetto alle collezioni precedenti, visto il cambiamento delle circostanze? Su quali capi puntate di più?

La stagione primavera estate 2021 è stata sviluppata sulla base degli input raccolti nella stagione precedente, focalizzando l’attenzione sui capi di maggiore successo e al tempo stesso ampliando la cartella colori dei prodotti. Le scelte fatte hanno dato buoni risultati.

L’attenzione alla sostenibilità è dall’inizio nel DNA del brand. Ci sono delle novità in questo senso nella collezione? Quanto è diventato più importante questo aspetto in tempi di epidemia?

Fermo restando che Giada ha sempre avuto una particolare sensibilità e attenzione al tema della sostenibilità, il lockdown ci ha ulteriormente confermato l’importanza della strada da noi intrapresa. È sempre forte in Giada la spinta a cercare soluzioni che, su vari livelli, rafforzino il nostro impegno nella tutela dell’ambiente. In questa stagione, in aggiunta alle salpe in apple skin della precedente collezione, ne sono state inserite altre ottenute dal riciclo degli scarti di sughero, oltre a capi ottenuti dai residui dei vinaccioli.

Come sono cambiate le vostre strategie, sotto tutti i punti di vista?

Dalla primavera estate 2021 Giada ha cercato, ove possibile, di aumentare l’efficienza nel rapporto offerta vendita finale, al fine di limitare il più possibile l’aumento dei capi invenduti destinati a essere poi smaltiti con ripercussioni economiche e ambientali. La distribuzione, come anche la comunicazione, non hanno invece subito alcuna variazione sostanziale

In generale, di cosa avrebbe bisogno il Made in Italy in questo momento?

Il Made in Italy in questo momento, come sempre del resto, ha bisogno di trovare forme di tutela, assicurazione e garanzia più incisive e efficaci su un mercato sempre più competitivo, elemento questo che purtroppo tante aziende, per contenere i costi, ancora non considerano importante.

Quali sono i prossimi obiettivi di Handpicked?

Rafforzarci nei mercati esteri e implementare le vendite attraverso i canali web per poi dar vita alla rete retail.

Cosa ha imparato sia professionalmente che personalmente da questa esperienza decisamente inaspettata? 

Questa esperienza mi ha insegnato che non bisogna dare nulla per scontato e che bisogna essere pronti, in qualsiasi momento, a rimboccarsi le maniche e ripartire con più entusiasmo di prima, dando maggiore importanza alle cose che veramente contano nella vita.