INAUGURAZIONE CONTINGENTATA

GruppoTre, studio di architettura fondato da Filippo Chiesa Ricotti, ha scelto di dilatare per tre giorni l’inaugurazione del nuovo studio e ospita per l’occasione la mostra Ingressi Contingentati – A Selection Of dell’artista Giorgio di Palma.

File rouge che unisce l’inaugurazione, che inizia oggi e va avanti fino a giovedì, e la mostra è il tema del lockdown. L’esposizione si snoda in un percorso simbolico attraverso una serie di oggetti simbolici, emblema dei diversi temi emersi durante la quarantena, ovvero casa, cibo e sicurezza in una quotidianità inedita, caratterizzata da nuove abitudini.

GruppoTre è uno studio di architettura e interior design giovane, specializzato nella progettazione di residenze. Fondato dall’architetto Filippo Chiesa Ricotti, classe 1987, è composto da un team di professionisti under 35.

La nuova sede dello studio, in Via Boscovich a Milano, doveva essere operativa in primavera ma, a causa del lockdown, l’apertura è stata rimandata a maggio. L’operatività del team di giovani architetti è così ripartita con una nuova consapevolezza, a seguito della quarantena, una visione più intima del vivere gli spazi domestici, imposta dalla nuova normalità. La nuova visione di Filippo Chiesa Ricotti interpreta le nuove esigenze attraverso una riscoperta della casa, che coniuga smart living e smart working e con un’attenzione all’utilizzo di materiali sostenibili.

Ingressi Contingentati è un progetto realizzato durante il lockdown dall’artista pugliese Giorgio di Palma, classe 1981. Si tratta di un viaggio in una dimensione temporale atipica, infatti molte delle ceramiche rappresentano la fusione tra passato, presente e futuro. Il risultato è un insieme di altorilievi e sculture dall’aspetto fumettistico che rappresentano oggetti quotidiani.

La sede di GruppoTre ospita, da oggi fino a giovedì, su appuntamento, gran parte degli oggetti che compongono il progetto, per questo il titolo Ingressi Contingentati – A Selection Of, ai quali è affidato il compito di raccontare quanto successo durante la chiusura. Si tratta di oggetti che sono entrati inesorabilmente a far parte del nostro vissuto e che contraddistinguono il nostro quotidiano, compagni di una quotidianità inedita che ci ha portato a riconsiderare spazi e abitudini.