Un racconto del percorso esperienziale firmato dall’artista Daniel Lismore e dai ragazzi dell’Accademia della Moda IUAD di Napoli, in mostra al PAN – Palazzo delle arti di Napoli, aperta al pubblico fino al 1 agosto.
Protagonisti della mostra sono i nuovi talenti dell’Accademia della Moda IUAD di Napoli e l’arte di Daniel Lismore da cui i ragazzi hanno tratto ispirazione per i loro lavori.
L’abito non fa il monaco, ma magari racconta il mondo. L’arte di Daniel Lismore nasce dalle sovrapposizioni di oggetti a lui regalati. Il suo guardaroba è la sua arte. I vestiti, grazie a Daniel, si trasformano, attraverso l’assemblamento di diversi oggetti, assumonendo nuovi significati, per poi tornare all’identità originaria. Questo comporta un moto perpetuo, un’evoluzione e una reinvenzione costante dell’opera, ma soprattutto un’interpretazione sempre diversa a seconda dell’occhio che la guarda.
Più materie di diversa origine si uniscono per raggiungere uno stato di grazia e equilibrio. Ogni oggetto rappresenta un’esperienza di vita di Daniel. Sono trentadue i soldati dell’artista in mostra, simili ma non uguali, perché ognuno rivela allo spettatore una specifica bellezza. All’interno di questa personale si assiste a un’insolita contaminatio culturale, convivono accessori Masai, veli da sposa afgani, elmi di guerrieri mongoli e pezzi da collezioni di Alexander McQueen, Jean Paul Gaultier, Versace e Vivienne Westwood tra gli altri.
La mostra è, in sintesi, un invito, tramite la sovrapposizione di senso e nonsenso, a andare oltre le strutture e a imparare la consapevolezza dell’altro.
