A MILANO SFILA L’UOMO

Si sono appena concluse a Milano, le sfilate moda uomo Fall Winter 2017: eleganza e modernità rinnovano il guardaroba maschile.

prada

Da Prada ha sfilato la semplicità della vita quotidiana, il bisogno di tornare ai fondamentali e abbandonare la costruzione di scenografie iper-realistiche a favore di un progetto sobrio e domestico. Un ritorno alla realtà e alla possibilità di un’esperienza intima, non mediata, tra pubblico e moda. Una collezione dove il richiamo agli anni 70 è fortissimo: abiti in velluto millerighe, capispalla in shearling o pelle dall’effetto vintage.

Per quest’autunno, Kean Etro si ispira al potere mistico e alla bellezza naturale dei paesaggi montuosi, creando una collezione uomo ispirata ai miti e alle leggende legati alla montagna. Capi in velluto, come nel caso della giacca con cappuccio decorata con motivo chevron, maglioni in lana sottoposti alla tecnica di decolorazione giapponese dello Shibori, con motivi e linee che ricordano i quadri di Barnett Newman, cappotti in lana che sfoggiano un motivo a foglie ottenuto ricorrendo a un’innovativa colorazione derivante dall’argilla. Orsi, lupi e cervi dal portamento regale decorano spalle, tasche e fodere interne dei capi della collezione.

Da Versace l’outwear prevede lunghi cappotti di maglia che abbracciano il corpo, oppure trattenuti da cinture che ne scolpiscono drammaticamente la silhouette. Le stampe creano segni distintivi come se fossero dipinti a mano da un’antica tribù, questi pattern unificano tutta la collezione.

La seconda sfilata di SUNNEI racconta i codici stilistici del brand attraverso un gioco estetico sugli stereotipi della moda italiana. Linee pulite, denim e simmetria delle forme sono le parole chiave che rendono la collezione inaspettatamente armoniosa. Il dettaglio è fondamentale in ogni look, dai capospalla più ricercati ai pantaloni, identificabili per la loro vestibilità. A movimentare la collezione, maglie colorate che spezzano la monocromia della palette.

Antonio Marras dedica la sua collezione all’artista armeno Paradžanov e alla sua Ashkarums. Nascono così capi in cui la decostruzione e il ri-assemblaggio sono l’idea creativa principale, dove l’ornamento – stratificazioni, incrostazioni, sovrapposizioni, pizzi e ricami – diventano elemento comunicativo e simbolico.
Le silhouette sono allungate, fluide, asimmetriche contrapposte a costruzioni da atelier.

Il guardaroba ideale è stato presentato da Trussardi, capi iconici dalla grande tradizione della maison, sintetizzati per linee e silhouette. I Tarocchi sono il tema scelto per dare luce e profondità alla collezione: figure inconsce e universali, simbolizzano il desiderio attuale di tradizione e di storia e allo stesso tempo la sete di risposte per le domande del presente. Nella presentazione dentro le stanze della Pinacoteca di Brera, i Tarocchi diventeranno veri e propri personaggi, uomini ideali senza tempo che narrano una nuova idea di stile.

Materiali e texture giocano a contrasto alla sfilata di Miaoran, la morbida lana Casentino, il velluto lucido, la croccante carta cotone, il morbido feltro e la ruvida lana bio. L’intera collezione è costruita a strati e i total look ri-definiscono il guardaroba maschile. I capispalla si alternano dal cappotto maschile al montgomery con cappuccio di matrice sporty o al classico varsity bomber.