BIG BANG: LE OGR TORINO (RI)APRONO LE PORTE, NEL SEGNO DELLE ARTI CONTEMPORANEE

A Torino, la grande festa gratuita intrattiene, fino al 14 ottobre 2017, con artisti internazionali

02_Patrick Tuttofuoco_©2017 andrea rossetti photographer

La cattedrale industriale, nella quale, in un tempo non lontano, si aggiustavano treni, accoglie la nascita e la crescita di nuove idee. La trasformazione di questo imponente spazio, guidata e realizzata da Fondazione CRT, è indice della metamorfosi, in chiave culturale, di Torino. Si parte con Big Bang, un festival con protagonisti i più influenti protagonisti della scena artistica e musicale, tra i quali Elisa, Giorgio Moroder, The Chemical Brothers, William Kentridge, Arturo Herrera e Patrick Tuttofuoco. “Dopo mille giorni di cantiere siamo felici di accendere la prima scintilla del Big Bang OGR”, racconta Massimo Lapucci (Segretario Generale della Fondazione CRT e Direttore Generale delle OGR). “Abbiamo deciso di conservare lo spirito originario delle Officine, simbolo del progresso tecnologico: un secolo fa si riparavano treni; oggi generiamo e rigeneriamo idee. Crescita, accelerazione ed evoluzione sono i cardini di questo polo di cultura contemporanea, dove nulla è statico, ma viaggia veloce verso il futuro sui binari dell’ingegno e dell’innovazione”. Lo spettacolo sarà trasmesso in live streaming, in 150 paesi del mondo, grazie al canale musicale, Boiler Room. “Il Big Bang per noi è l’origine di un percorso e di una traiettoria che mira alle grandi istituzioni artistiche e musicali internazionali. Ma è anche il modello sul quale stiamo costruendo la nostra programmazione, un modello basato sul bilanciamento di stili e orientamenti differenti che convivono e si conciliano. Così come nella teoria del Big Bang in seguito all’espansione primordiale l’universo entra in una condizione di equilibrio, allo stesso modo noi, dopo l’apertura dei cancelli il 30 settembre, e fino al 14 ottobre, cercheremo di bilanciare particelle a prima vista eterogenee, dal pop italiano al funk subsahariano, dagli albori della disco music alla scena elettronica contemporanea, dalla pratica scultorea alla tecnica del wall-painting, armonizzandole per dar vita a contenuti unici per OGR e i suoi diversi pubblici”, conclude Nicola Ricciardi (Direttore Artistico delle OGR).