ALLO SPAZIO ARCGALLERY LA MOSTRA “PROSPETTIVE URBANE”

Paesaggi metropolitani fisici e virtuali, visioni emozionali e tagli architettonici: cinque artisti contemporanei si confrontano sul tema del paesaggio urbano e interpretano la città  con linguaggi diversi, tecniche inedite e risultati sorprendenti.

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La mostra collettiva allestita nello spazio Arcgallery riunisce cinque autori che fanno del paesaggio urbano il tema centrale della loro ricerca artistica. Sono città  riconoscibili, spesso è ritratta Milano, ma anche città  trasfigurate e frammenti di non luoghi presenti nelle opere dipinte da Nadiaanna Crosignani, Paolo Sangalli e Livia Romilde Vaccaro che dialogano con le fotografie di Giorgio Lo Cascio e Michele Ranzani.

Nelle opere di Giorgio Lo Cascio, il paesaggio diventa un pretesto da cui partire per approdare ad un’altra dimensione in un continuo rimando tra reale /irreale/surreale. Nelle opere fotografiche di Michele Ranzani invece, l’uso della luce e una tecnica propria, permettono al suo autore di dare al paesaggio delle pennellate delicate di colore che stemperano la crudezza delle architetture urbane in un’atmosfera poetica.

Nadiaanna Crosignani e Paolo Sangalli ritraggono, trasfigurandoli attraverso un linguaggio cromatico e materico proprio, i simboli della civiltà urbana moderna come grattacieli, edifici industriali, cantieri edili ma anche residui di archeologia industriale delle periferie urbane.
Livia Romilde Vaccaro presenta un ritratto di Milano fatto con un collage dei monumenti-simbolo della città .

L’arte moderna e contemporanea ha trovato nuove forme espressive per confrontarsi con il tema del paesaggio, basti pensare alle correnti della Metafisica e del Futurismo. Attualmente è considerato un mezzo per l’interpretazione degli stati d’animo per cui si può parlare non di paesaggi naturali o architettonici, ma di paesaggi dell’anima, spazi transitori in una continua dialettica tra una dimensione intima e spirituale e una dimensione esteriore. O forse un incontro/scontro tra uomo e ambiente, tra natura e civiltà  in un dilaniante dialogo tra nostalgia del passato e anelito al futuro.

La mostra continuerà  fino al 30 novembre, presso ARCgallery, Via Pasquale Sottocorno, 7 a Milano